...verso il

Partito Popolare Europeo

MAURIZIO EUFEMI

è stato eletto al Senato  nella XIV^ e XV^ legislatura

già Segretario della Presidenza del Senato

nella XVa Legislatura

NOTIZIE DI AGENZIA 

BASSANINI: EUFEMI, LA SUA NOMINA PICCOLO COMPROMESSO ALL’OMBRA DEL POTERE BANCARIO

 Roma, 20 novembre ’08 (Fuoritutto) “La nomina del Prof. Bassanini a Presidente della Cassa Depositi e Prestiti ha suscitato scarso clamore nel centrodestra, ma molta evidente irritazione soprattutto nell’ala prodiana del Partito Democratico. Si è arrivati fino al punto di accusarlo di ‘collaborazionismo’. Lo afferma l’ex senatore Maurizio Eufemi del PDL. “Bassanini in una lunga lettera ospitata con grande evidenza dal Corriere della Sera ha sottolineato – sottolinea Eufemi - come la sua scelta sia stata l’indicazione degli azionisti di minoranza che sono poi le Fondazioni bancarie. Si presume dunque con l’entusiastico consenso dell’azionista di maggioranza che è appunto il Ministero dell’Economia titolare del 70 per cento del capitale sociale. Viene da domandarsi se questa scelta rappresenti il tentativo di interloquire con la parte riformista del PD o di singoli esponenti. Se alla luce di tutto ciò è cambiato Tremonti o se è cambiato Bassanini”. “Bassanini che rivendica il piano Rovati, e la primogenitura del contrasto al fenomeno dei fannulloni, che si dimostra entusiasta verso il Monte dei Paschi di Siena, senza interrogarsi sui costi dell’importante operazione di acquisizione di Antonveneta e ancora di più sul rispetto della legge Ciampi sulla marcata separatezza tra Fondazione e azienda bancaria e che oggi predica la ricerca di “uno straordinario impegno comune” non era forse – aggiunge Eufemi - l’autorevole rappresentante dei Governi Prodi prima, poi D’Alema e infine Amato, che doveva mettere ordine alla funzione pubblica? E non è lo stesso Bassanini che riteneva giusta la riforma costituzionale del 2001 sul titolo V, quella approvata con 4 voti di margine e che ha portato ad un’esasperata conflittualità Stato Regioni con conseguenti ritardi nella realizzazione delle opere pubbliche e che prevede tutto ma non gli effetti dirompenti di quella riforma?” “

Viene da domandarsi poi – continua Eufemi - quale sia il vero Tremonti: quello del 2001- 2006 e cioè dello scontro aspro con le Fondazioni bancarie o quello del 2008 della ricerca del dialogo? Poiché riteniamo che non vi sia una ricongiunzione dell’idea socialista e che dunque Tremonti persegua con forza la strategia del Governo Berlusconi, la nomina di Bassanini finisce per rappresentare un piccolo compromesso congiunturale all’ombra del potere bancario piuttosto che l’affermazione dell’idea del socialismo riformista”. “Il problema – conclude Eufemi - non è allora la nomina di Bassanini a Presidente della Cassa DDPP, ma cosa si intende fare della Cassa. Si intende utilizzarla per il Piano Rovati e per salvataggi nel sistema delle telecomunicazioni? Per il finanziamento delle grandi infrastrutture strategiche necessarie, indispensabili allo sviluppo del Paese e per un grande piano casa per i giovani? Insomma si faccia della Cassa uno strumento autenticamente riformista e non conservativo”. (Com)

 

PREFERENZE E UDC: EUFEMI, L’IMBROGLIO ELETTORALE DI CASINI

 

Roma, 6 novembre ’08 (Fuoritutto) “Casini sta agitando il problema delle preferenze sulla legge elettorale per le elezioni europee del 2009, creando uno spazio di manovra che si riduce giorno dopo giorno. La contromossa berlusconiana di non toccare nulla e di restare con quella attuale ha spiazzato tutti. Altro che vantare il successo del ritorno in Commissione. I problemi per gli italiani sono altri (costo della vita, mutui, posti di lavoro, risparmio, precariato, scuola etc) e delle elezioni europee che verranno in piena recessione non interessa nessuno. E’ dunque un falso problema”. E’ quanto ha detto l’ex senatore Maurizio Eufemi del Pdl in una dichiarazione a Fuoritutto.

“La questione, poi, riguarda – ha aggiunto Eufemi - essenzialmente i due partiti più grandi: PDL e PD perché con l’attuale struttura dei partiti è solo lì che gli elettori possono eventualmente scegliere all’interno della lista alimentando la competizione elettorale. Per tutti gli altri dai sottorappresentanti, dai piccoli fino a quelli medi – sulla base del risultato 2008 – riescono a far eleggere un solo parlamentare per circoscrizione e per l’UDC sarà lo stesso Casini in tutte le circoscrizioni seguito da Cesa e seguito da Buttiglione, poi da Tabacci e poi da Pezzotta. Quindi con il gioco degli incastri e delle dimissioni farà eleggere solo chi dice lui. Altro che libertà di scelta all’elettore. E’ una finzione assoluta; una precisa scelta partitica e centralista, sul modello centralismo democratico. Quelli nella lista dei piccoli partiti, quelli con rappresentanza fino all’8 per cento sono dei poveri martiri perché non hanno né mezzi finanziari (con le circoscrizioni interregionali come quelle attuali sono indispensabili ingenti risorse) né possibilità alcuna di essere eletti”.

“Casini – ha affermato Eufemi - vuole solo creare difficoltà al PDL perché sa che con la lista bloccata si possono creare tensioni nell’equilibrio della rappresentanza tra le aree del centro destra. Vuole utilizzare un fine nobile per interessi di bottega. Si smetta di parlare di libertà di scelta, affidata agli elettori perché si tratta solo di finzione mediatica e di imbroglio elettorale”.

“Una considerazione a parte merita il caso Pionati che non è una bocciatura per demerito. La defenestrazione – ha concluso Eufemi - trova spiegazione nell’inaspettata nomina di De Poli che non è certo un vivace comunicatore come Ronconi e si spiega solo con l’obiettivo di ‘normalizzare’ una situazione di eccessiva visibilità rispetto alla linea imposta dalla segreteria ufficiale e quella parallela “.

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