Autorità civili e
militari, Gentile Signore e Signori,
Cari amici,
Sono veramente lieto di essere qui oggi tra voi a festeggiare, dopo
lo straordinario successo elettorale politico ed amministrativo, la
quarta Festa dei nonni.
Desidero innanzitutto ringraziare il comitato promotore e il
Presidente del Lions Club distretto 108-1a 3 Carmagnola
Franco Damilano insieme a Ermanno Turchetti coordinatore
della Festa per avere seguito costantemente la iniziativa
parlamentare.
Un saluto particolare desidero altresì rivolgere al sindaco Pier
Lugi Surra e all'amico Salamone, ora vicesindaco di
Carmagnola per l'attenzione con cui segue i problemi civici e della
comunità, con i quali ho condiviso il programma dell'amministrazione
comunale.
Quest'anno la festa assume un significato particolare, perché
dedicato allo sport, dopo lo straordinario successo delle Olimpiadi
invernali.
Si svolge infatti a pochi giorni dalla Festa nazionale dei nonni
istituita per il 2 ottobre dopo che il 26 luglio dello scorso anno
il Parlamento la approvava definitivamente, e diveniva la legge 159
del 31 luglio 2005.
Assume un significato particolare perché il 2 ottobre è il giorno
degli Angeli custodi.
Ed è molto bello che. dopo la festa della mamma e la festa
del papà, ci sia quella dei nonni riconoscendone il ruolo
insostituibile, fondamentale che essi svolgono nella società.
Dobbiamo rivolgere un sentito ringraziamento anche al Presidente
Sen. Pontone promotore dell'iniziativa che ho sostenuto
personalmente, che si è battuto perché si raggiungesse questo
traguardo.
Un ''momento per celebrare l'importanza del ruolo svolto dai nonni
all'interno delle famiglie e della societa' in generale'':
cosi' recita la legge, che infatti prevede varie occasioni di
riflessione e festeggiamento, determinando un forte legame tra
famiglia e scuola.
Le iniziative avranno il loro fulcro nella scuola: il Ministero
dell'istruzione, infatti, dovra' impartire delle direttive a tutti
gli istituti scolastici, pubblici e privati, affinche' ogni anno il
2 ottobre ''possano promuovere iniziative volte a discutere e
approfondire le tematiche relative alle crescenti funzioni assunte
dai nonni nella famiglia e nella societa'''.
Viene poi istituito il 'Premio nazionale del nonno e della nonna
d'Italia': un riconoscimento annuale che verra' assegnato ai
dieci nonni che durante l'anno si siano distinti ''per aver compiuto
azioni particolarmente meritorie sul piano sociale''.
Le loro ''buone azioni'' saranno giudicate da altrettanti
nonni: il governo infatti nominera' una commissione, composta solo
da cittadini ultrasessantacinquenni, italiani o di un Paese
dell'Unione europea, che avra' il compito di valutare le dieci
azioni socialmente piu' meritevoli compiute da nonni, sulla base di
segnalazioni e informazioni ''di qualsiasi tipo''.
In teoria, quindi, potrebbe bastare una lettera alla commissione da
parte di un nipotino che riferisce di un'azione meritoria compiuta
dal proprio congiunto.
I dieci vincitori riceveranno il premio - non specificato - dal
presidente della Repubblica.
C'è da augurarsi che il ministro Fioroni nella sua azione di
radicali cambiamenti, nella sua avversione a tutte le riforme del
centro-destra, non elimini anche questa.
Sarebbe una provocazione inaccettabile.
Per la festa dei nonni era stata inizialmente proposta la data del
26 luglio, festa di sant'Anna e Gioacchino, i nonni di Gesu'.
Ma a luglio le scuole sono chiuse, per cui sarebbe venuta meno
proprio la parte dedicata alla riflessione con gli studenti, che
rappresenta un elemento centrale di questa festa.
Da qui, la scelta del 2 ottobre, una festa che si diffuse in Spagna
e Portogallo e poi in Austria fin dal 1400. Papa
Clementino X nel 1670 ne fissò la data il 2 ottobre.
Cruciale e strategico si conferma il ruolo della famiglia e della
rete parentale nel supplire i bisogni rispetto all'offerta del
sistema pubblico.
La famiglia si conferma il vero punto di tenuta della società che
attraverso una molteplicità di strategie e di comportamenti offre
appoggio e sostegno.
Noi questo lo dobbiamo riconoscere e riaffermare, rispetto a chi la
famiglia la vuole mettere in discussione con i pacs, i matrimoni fra
gay, l'eutanasia ed altre cose che fermamente rifiutiamo.
Alcuni numeri aiutano a capire i fenomeni della società.
È l'85 per cento il numero dei lavoratori che sostiene gli anziani,
è ben il 96 per cento che si sente in dovere di sostenere i propri
genitori pensionati.
È il 52 per cento dei bambini fino a 13 anni ad essere affidato
prevalentemente ai nonni per qualche volta alla settimana.
È il 46 per cento quello da 0 a 3 anni e da 3 a 5 anni.
Questo specialmente per le coppie i cui genitori sono occupati.
Tutto ciò va riconosciuto e sottolineato.
Nella vita attuale gli uomini trascurano sempre di più la angelica
compagnia che rappresenta una guida per i bambini.
E chi meglio dei nonni può rappresentare la guida che accompagna
ispira guida illumina i bambini nelle loro azioni quotidiane.
Certo con questo riconoscimento dobbiamo aprire la strada anche a
rafforzare le misure e i contenuti, con misure concrete a sostegno
degli anziani''.
V'è un dato che non può essere sottovalutato.
l'Italia ''deve occuparsi di piu' degli 11 milioni di
over 65enni'' nella consapevolezza che ''si tratta del
riconoscimento di una figura importante e spesso fondamentale per la
crescita dei figli''.
Non è retorica ma la riscoperta di quei valori fondanti della nostra
società che dobbiamo valorizzare in ogni suo aspetto.