MAURIZIO EUFEMI

eletto al Senato della Repubblica per la Regione Piemonte

Segretario della Presidenza del Senato

Il SENATORE MAURIZIO EUFEMI alla  IV FESTA dei NONNI di CARMAGNOLA

17 settembre 2006

 

Autorità civili e militari, Gentile Signore e Signori,
Cari amici,

Sono veramente lieto di essere qui oggi tra voi a festeggiare, dopo lo straordinario successo elettorale politico ed amministrativo, la quarta Festa dei nonni.
Desidero innanzitutto ringraziare il comitato promotore e il Presidente del Lions Club distretto 108-1a 3 Carmagnola
Franco Damilano
insieme a Ermanno Turchetti coordinatore della Festa per avere seguito costantemente la iniziativa parlamentare.
Un saluto particolare desidero altresì rivolgere al sindaco Pier Lugi Surra e all'amico Salamone, ora vicesindaco di Carmagnola  per l'attenzione con cui segue i problemi civici e della comunità, con i quali ho condiviso il programma dell'amministrazione comunale.
Quest'anno la festa assume un significato particolare, perché dedicato allo sport, dopo lo straordinario successo delle Olimpiadi invernali.
Si svolge infatti a pochi giorni dalla Festa nazionale dei nonni  istituita per il 2 ottobre dopo che il 26 luglio dello scorso  anno il Parlamento la approvava definitivamente, e diveniva la legge 159 del 31 luglio 2005.
Assume un significato particolare perché il 2 ottobre è il giorno degli Angeli custodi.
Ed è molto bello che. dopo la festa della mamma e la festa del papà, ci sia quella dei nonni riconoscendone il ruolo insostituibile, fondamentale che essi svolgono nella società.
Dobbiamo rivolgere un sentito ringraziamento anche al Presidente Sen. Pontone promotore dell'iniziativa che ho sostenuto personalmente,  che si è battuto perché si raggiungesse questo traguardo.
Un ''momento per celebrare l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della societa' in generale'':
cosi' recita la legge, che infatti prevede varie occasioni di riflessione e festeggiamento, determinando un forte legame tra famiglia e scuola.
Le iniziative avranno il loro fulcro nella scuola: il Ministero dell'istruzione, infatti, dovra' impartire delle direttive a tutti gli istituti scolastici, pubblici e privati, affinche' ogni anno il 2 ottobre ''possano promuovere iniziative volte a discutere e approfondire le tematiche relative alle crescenti funzioni assunte dai nonni nella famiglia e nella societa'''.
Viene poi istituito il 'Premio nazionale del nonno e della nonna d'Italia': un riconoscimento annuale che verra' assegnato ai dieci nonni che durante l'anno si siano distinti ''per aver compiuto azioni particolarmente meritorie sul piano sociale''.
Le loro ''buone azioni'' saranno giudicate da altrettanti nonni: il governo infatti nominera' una commissione, composta solo da cittadini ultrasessantacinquenni, italiani o di un Paese dell'Unione europea, che avra' il compito di valutare le dieci azioni socialmente piu' meritevoli compiute da nonni, sulla base di segnalazioni e informazioni ''di  qualsiasi tipo''.
In teoria, quindi, potrebbe bastare una lettera alla commissione da  parte di un nipotino che riferisce di un'azione meritoria compiuta dal proprio congiunto.
I dieci vincitori riceveranno il premio - non specificato - dal presidente della Repubblica.
C'è da augurarsi che il ministro Fioroni nella sua azione di radicali cambiamenti, nella sua avversione a tutte le riforme del centro-destra, non elimini anche questa.
Sarebbe una provocazione inaccettabile.
Per la festa dei nonni era stata inizialmente proposta la data del 26 luglio, festa di sant'Anna e Gioacchino, i nonni di  Gesu'.
Ma a luglio le scuole sono chiuse, per cui sarebbe venuta meno proprio la parte dedicata alla riflessione con gli studenti, che rappresenta un elemento centrale di questa festa.
Da qui, la scelta del 2 ottobre, una festa che si diffuse in Spagna e Portogallo e poi in Austria fin dal 1400. Papa Clementino X nel 1670 ne fissò la data il 2 ottobre.
Cruciale e strategico si conferma il ruolo della famiglia e della rete parentale nel supplire i bisogni rispetto all'offerta del sistema pubblico.
La famiglia si conferma il vero punto di tenuta della società che attraverso una molteplicità di strategie e di comportamenti offre appoggio e sostegno.
Noi questo lo dobbiamo riconoscere e riaffermare, rispetto a chi la famiglia la vuole mettere in discussione con i pacs, i matrimoni fra gay, l'eutanasia ed altre cose che fermamente rifiutiamo.
Alcuni numeri aiutano a capire i fenomeni della società.
È l'85 per cento il numero dei lavoratori che sostiene gli anziani, è ben il 96 per cento che si sente in dovere di sostenere i propri genitori pensionati.
È il 52 per cento dei bambini fino a 13 anni ad essere affidato prevalentemente ai nonni per qualche volta alla settimana.
È il 46  per cento quello da 0 a 3 anni e da 3 a 5 anni.
Questo specialmente per le coppie i cui genitori sono occupati.
Tutto ciò va riconosciuto e sottolineato.  
Nella vita attuale gli uomini trascurano sempre di più la angelica compagnia che rappresenta una guida per i bambini.
E chi meglio dei nonni può rappresentare la guida che accompagna ispira guida illumina i bambini nelle loro azioni quotidiane.
Certo con questo riconoscimento dobbiamo aprire la strada anche a rafforzare le misure e  i contenuti, con misure concrete a sostegno degli anziani''.
V'è un dato che non può essere sottovalutato.


l'Italia ''deve occuparsi di piu'  degli 11 milioni di over 65enni'' nella consapevolezza che ''si tratta del riconoscimento di una figura importante e spesso fondamentale per la crescita dei figli''.

Non è retorica ma la riscoperta di quei valori fondanti della nostra società che dobbiamo valorizzare in ogni suo aspetto.

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