Quindici anni di politica economica dal 1978 al
1994, sono narrati ricordando alcuni passaggi determinanti per la vita
del Paese, stretto tra le scelte europeiste e il percorso di risanamento
finanziario. Una lettura che ripercorre un pezzo di storia della
Democrazia Cristiana, prima della sua dissoluzione, dando voce ai suoi
protagonisti, alle loro idee con le testimonianze e il racconto di
alcune vicende. Non mancano giudizi severi su alcune scelte decisive. La
ricostruzione poggia su una attenta lettura e analisi degli atti
parlamentari, sui documenti e sui verbali del Gruppo parlamentare DC
custoditi all'Istituto Luigi Sturzo, sugli articoli del quotidiano il
Popolo. Si parte dall'entrata nello SME nel 1978 passando per l'Atto
Unico Europeo del 1985, per arrivare a Maastricht nel 1992. Una costante
rincorsa alla affermazione del sogno europeista degasperiano che finisce
per diventare un dogma insuperabile e una gabbia che limita i movimenti,
con il risultato che il Paese giunge complessivamente affaticato,
impreparato, stremato, sia negli apparati amministrativi che nelle
strutture produttive, al traguardo finale. Vengono ricordati alcuni
passaggi cruciali: il piano triennale di Pandolfi, il contrasto al
sistema delle indicizzazioni, il divorzio Tesoro-Banca d'Italia e i suoi
effetti sul debito pubblico, le manovre di risanamento finanziario, le
privatizzazioni, la fine dell'economia mista e il declino delle
Partecipazioni Statali, la struttura delle piccole e medie imprese, il
ruolo dell'impresa artigiana, la crisi fiscale, le conseguenze della
caduta del Muro di Berlino, la nuova Europa, la globalizzazione e il
modello produttivo del Paese.
Tutto inciderà pesantemente sul modello di sviluppo dell'economia
italiana. Emerge un confronto culturale di altissimo livello, con una
forte dialettica democratica dentro il partito della Democrazia
Cristiana. La unità attraverso la mediazione diventa un valore
insuperabile. Viene confutato il luogo comune ricorrente e infondato
della Democrazia Cristiana "partito della spesa facile". Una attenta
valutazione dei dati offre nuovi spunti di riflessione sui risultati
raggiunti. Sullo sfondo restano, senza sensi di colpa, l'orgoglio di una
grande storia e i risultati di straordinari progressi economici e
sociali: la più grande rivoluzione nella libertà e nella democrazia
nella distribuzione del reddito fra gruppi sociali operata per merito
prevalentemente della DC e dei suoi alleati di governo. Un grande
traguardo che sarà raggiunto sulla spinta della prospettiva europea
indicata da Alcide De Gasperi, ma l'Unione Europea diventerà diversa da
quella sognata perchè ha smarrito i principi della solidarietà e della
coesione sociale facendo prevalere il mercato sullo sviluppo armonico e
l'accentramento sulla sussidiarietà.
E' una operazione di "giustizia storica" che indica, ponendoli nella
giusta luce, i veri protagonisti della politica economica italiana, nomi
che non compaiono nei libri di storia, ma che sono ben presenti negli
Atti parlamentari che fanno testo. |
Il libro può essere acquistato in forma
elettronica sulla piattaforma Amazon Kindle store oppure in forma cartacea
scrivendo a
eufemi@yahoo.com per comunicare l'indirizzo di
spedizione, dopo bonifico bancario al seguente IBAN:
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Torna in libreria Maurizio Eufemi e lo fa, per i tipi de Il Laboratorio
Edizioni, col volume:
Pagine
democristiane. Orgoglio di una grande storia
All’orgoglio per una grande storia si aggiunge quello della
nostra cooperativa, la stessa che edita questo mensile.
Eufemi dipinge un mirabile ritratto di quindici anni di politica economica, dal 1978 al 1994, tra l’ingresso nello Sme ed
il trattato di Maastricht, dove la Dc ebbe un ruolo importante.
Ne emergono scelte concrete, a livello parlamentare, che
smentiscono la visione della Dc come partito della spesa
facile.Vengono offerti nuovi spunti di riflessione sui risultati
raggiunti in quella diffcile, ma decisiva fase storica.
(articolo tratto dal giornale online "Il Laboratorio" numero di
gennaio 2018)
L’autore presenterà il libro venerdì 16 marzo alle ore 18,00
presso la sede di Via Carisio 12 a Torino, sede della
cooperativa Il Laboratorio. Il giorno seguente sarà a Chieri per
una tavola rotonda sui problemi sollevati dal suo lavoro |
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